Abaco con Earthworm Foundation in prima linea contro la deforestazione della foresta di Cavally in Costa d’Avorio Giulia 11 Maggio 2021

Abaco con Earthworm Foundation in prima linea contro la deforestazione della foresta di Cavally in Costa d’Avorio

Abaco Group mette a supporto di Earthworm Foundation la piattaforma Abaco Farmer per sostenere la fondazione nella definizione di un piano sulle abitudini degli agricoltori

Roma 10 maggio 2021 –  Abaco Group, player di riferimento europeo nella fornitura di soluzioni software per la gestione e il controllo delle risorse territoriali orientate all’agricoltura di precisione e alla sostenibilità ambientale, è impegnato in prima linea con Earthworm Foundation contro la deforestazione della foresta di Cavally, una delle principali riserve naturali della Costa d’Avorio.

La riserva di Cavally ha una superficie di 67,593 ettari, ma è a rischio a causa dell’invasione illegale di piantagioni di cacao.
Per combattere il fenomeno, Abaco ha messo a disposizione di Earthworm Foundation la propria soluzione, Abaco Farmer: un innovativo sistema integrato che utilizza i dati di osservazione satellitare (e il suo sistema automatico di identificazione e conteggio di alberi e aree verdi) per identificare le aree deforestate.

Grazie al sistema di controllo a terra con sensori terrestri, i dati satellitari possono essere elaborati con algoritmi di intelligenza artificiale, andando a comporre indici di vegetazione, indici del suolo e set di dati sulla proprietà dei terreni coltivati.
È possibile quindi sviluppare un Piano di reforestazione per definire le attività di tracciabilità della catena di fornitura. Infine, tramite una specifica applicazione mobile, è possibile integrare i dati e analizzare ulteriormente le tendenze del territorio.

Obiettivo dell’iniziativa è sostenere Earthworm Foundation nella definizione di un piano sulle abitudini degli agricoltori e sulle motivazioni che li spingono a deforestare aree protette, trovando degli incentivi che permettano agli agricoltori virtuosi di continuare a produrre cacao in modo sostenibile.
“Siamo orgogliosi di poter contribuire, con la nostra piattaforma di smart agricolture, al progetto di riforestazione della riserva di Cavally. Preservare la biodiversità è fondamentale per rafforzare la produttività del nostro ecosistema e ciò dipende soprattutto dalla conservazione delle foreste”, ha commentato Antonio Samaritani, Ceo di Abaco. “La nostra app è particolarmente innovativa: ci consente di capire le comunità locali e di coinvolgerle direttamente nel processo di cambiamento”.
“Abaco ci ha consentito di rendere ancora più professionale il modo in cui raccogliamo dati da diversi tipi di persone.


Ottenere una migliore comprensione di quello che gli agricoltori fanno per trasformare le pratiche agricole e renderle più sostenibili è una parte importante del nostro lavoro”, ha affermato Rob McWilliam, Direttore per i servizi tecnici di Earthworm Foundation. “Speriamo di adattare questo strumento e di
usarlo in diversi paesi”.
Abaco
Abaco, nata nel 1990, vanta un’esperienza trentennale nello sviluppo di software per la gestione del territorio. Grazie alla propria vocazione all’innovazione, la società ha permesso di anticipare le esigenze di un mercato in evoluzione e di diventare partner di fiducia di soggetti pubblici e privati che affrontano quotidianamente la sfida dello sviluppo sostenibile della tracciabilità e della produttività.
In particolare, Abaco è stata scelta dal governo UK per sviluppare la

piattaforma per la gestione dei sussidi previsti dalla PAC e continuerà a farlo durante il periodo di uscita della Gran Bretagna dalla Ue.
Oggi l’headquarter è a Mantova. L’azienda ha sede anche a Roma e nel Regno Unito.

Earthworm Foundation
Earthworm Foundation è un’organizzazione no-profit guidata dal desiderio di armonizzare il rapporto tra le persone e
la natura. La maggior parte dello staff di EWF opera direttamente sul territorio e l’obiettivo della Fondazione, che lavora fianco a fianco con le aziende associate e i partner, è quello di rendere la catena del valore un motore in grado di
guidare lo sviluppo economico, ambientale e sociale.