Agricoltura 4.0: Abaco insieme a Mosi per supportare la filiera del tabacco di qualità Kentucky Giulia 7 Marzo 2024

Agricoltura 4.0: Abaco insieme a Mosi per supportare la filiera del tabacco di qualità Kentucky

High angle View of tobacco plant in the field, Beautiful background with Landscape of Tobacco plantation with deep green leaves with sunlight in the evening, copy space

Abaco, tramite la fornitura di Abaco Farmer, ha supportato il Moderno Opificio del Sigaro Italiano per rilanciare la produzione del tabacco di qualità Kentucky, una coltura sempre più rara nel nostro Paese.

Roma, 7 marzo 2024 – Abaco Group, player di riferimento europeo nella fornitura di soluzioni software per la gestione e il controllo delle risorse territoriali orientate all’agricoltura di precisione e alla sostenibilità ambientale, ha supportato Il Moderno Opificio del Sigaro Italiano (MOSI) che, attraverso l’utilizzo dell’applicazione di smart-agricolture Abaco Farmer, ha rilanciato la produzione del tabacco di qualità Kentucky. Abaco Farmer è infatti l’innovativa soluzione di Abaco che, attraverso l’uso di indici agrometeorologici e l’osservazione satellitare, garantisce il pieno monitoraggio e la completa tracciabilità delle produzioni offrendo strategie preventive volte a migliorare la qualità e la resa del raccolto.

MOSI nasce nel 2013 dall’intuizione dei suoi fondatori Cesare Pietrella, Philip Pietrella e Andrea Casagrande, ovvero investire sul tabacco di qualità Kentucky, una coltura sempre più rara in Italia. L’epicentro della sua attività è il Veneto, in particolare a Orsago, in provincia di Treviso, dove si trova la manifattura dei sigari Ambasciator Italico, mentre in provincia di Verona ha sede l’azienda agricola di proprietà che inizialmente era l’unico produttore conferente di tabacco Kentucky. L’azienda è stata creata con la volontà di portare avanti una coltura che stava scomparendo, grazie a una valorizzazione economica introdotta dalla stessa manifattura per premiare i coltivatori ad ettaro e adeguare il prezzo medio di mercato pagato sulle forniture di tabacco.

“Desideravamo rilanciare la produzione di sigari con un tabacco di alta qualità di provenienza italiana la cui coltivazione era diventata antieconomica rispetto ai prezzi imposti dall’industria, tanto che moltissimi agricoltori si erano convertiti ad altre colture” – ha dichiarato Cesare Pietrella – “si tratta di una filiera di nicchia che si serve di soli 1.400 ettari e circa 150 coltivazioni in tutta Italia e ricerca una qualità sempre elevata dei propri prodotti, sottoposti a un rigido controllo che coinvolge tutta la filiera di produzione e lavorazione del tabacco: dal seme al prodotto finito”.

“Il nostro tabacco viene coltivato e pagato in base alla perizia” – ha sottolineato Pietrella – “pertanto, negli ultimi anni, l’azienda ha avviato una politica di sostentamento nei confronti dei coltivatori per far fronte alle spese e spingere l’innovazione della filiera. I contratti fatti con gli agricoltori, oltre a prevedere un bonus per ettaro ed il finanziamento di tutte le fasi successive, comporta per MOSI un attento e scrupoloso monitoraggio ed un conseguente aumento di tasse di rischio, tale per cui, come forma di tutela, verifichiamo attentamente gli ettari coltivati: per questa ragione, abbiamo iniziato a servirci di strumenti tecnologici avanzati, come Abaco Farmer, per avere sempre a disposizione lo storico e controllare l’andamento della produttività di ogni zona, anche al fine di smascherare i conferitori poco onesti”.

Il contributo di Abaco è stato fondamentale per semplificare il controllo e quindi garantire la qualità di questa filiera, grazie all’implementazione degli indici da osservazione satellitare, le prove georeferenziate e certificate (geophoto app) e la verifica preventiva delle condizioni climatiche per limitare il più possibile i danni alla produzione e seguire i conferitori.